Se uno ci pensa, il cellulare è uno di quegli apparecchi che raramente arrivano a essere sfruttati fino in fondo.
Spesso, anche se è ancora in condizioni accettabili, viene sostituito da un nuovo modello e resta abbandonato dentro un cassetto. Chissà magari un giorno tornerà utile. E così, anno dopo anno, nelle case si accumulano telefonini che non sono nuovi, è vero, ma che con qualche piccola riparazione sarebbero ancora perfettamente funzionanti.
Spesso, anche se è ancora in condizioni accettabili, viene sostituito da un nuovo modello e resta abbandonato dentro un cassetto. Chissà magari un giorno tornerà utile. E così, anno dopo anno, nelle case si accumulano telefonini che non sono nuovi, è vero, ma che con qualche piccola riparazione sarebbero ancora perfettamente funzionanti.
Su queste basi nasce un mercato innovativo, quello dei cellulari rigenerati, che in America sta spopolando e che in Italia cresce a vista d’occhio: aziende lungimiranti e con un fiuto particolare per gli affari comprano i telefonini usati, li riparano sostituendo le parti graffiate o danneggiate e li rivendono praticamente come nuovi ma a prezzi ridotti.
E così, per fare qualche esempio, un iPhone 3Gs, che da nuovo costa 539 euro, rigenerato si può trovare a 249 euro; il prezzo di un Nokia C5 scende a 144 euro – e un Motorola V3 passa a 39.
E così, per fare qualche esempio, un iPhone 3Gs, che da nuovo costa 539 euro, rigenerato si può trovare a 249 euro; il prezzo di un Nokia C5 scende a 144 euro – e un Motorola V3 passa a 39.
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