mercoledì 31 luglio 2013

Smartphones e bambini... occhio ai pericoli nascosti ... e non tanto nascosti


Di fronte al boom delle vendite di smartphone ci sono anche delle domande "spinose" che dovremmo porci e su cui vale la pena di fare alcune riflessioni.

I servizi di messaggeria istantanea, unite alle potenzialità di fare foto e video, rendono sempre più facile la invasione della privacy personale e spesso e volentieri permettono a chi scrupoli non ha di spostare in avanti la frontiera di nuovi delitti, addirittura a volte ancora non ancora tipificati nel nostro Ordinamento giuridico.

Credo sinceramente che dovremmo riflettere se vale davvero la pena a volte dare in mano ai nostri figli strumenti cosi potenti ma che possono rappresentare allo stesso tempo micidiali "cavalli di Troia".


Ovviamente tutto ruota intorno all'educare adeguatamente all'uso corretto della tecnologia ma a volte le esigenze di tenerli reperibili possono essere soddisfatte per esempio da cellulari più semplici.
Forse è meglio farli apparire più spartani ma evitarsi di vedere da vicino situazioni complicate per le quali oggi si sono creati brutti neologismi come "sexting".

Il sexting, divenuto una vera e propria moda fra i giovani, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, come chatsocial network e internet in generale, oppure nell'invio di semplici MMS. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video.
fonte: wikipedia 


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